Il cuore è il nostro motore, pompa instancabilmente il sangue in tutto il nostro corpo e la nostra salute è strettamente dipendente dalla sua: dobbiamo prendercene cura ed assicurarci che sia sempre sano e forte.
Quest’organo straordinario altro non è che un muscolo, composto da fasce e fibre e come tutti gli altri muscoli, per ottenere le migliori prestazioni, ha bisogno di essere allenato, nel modo più adatto e con qualche scrupolo in più.
cos’e’ l’allenamento cardiofitness
L’allenamento del cuore è chiamato Cardiofitness: se praticato, rispettando le buone norme e con buon senso, aiuta a ridurre della metà il rischio di incorrere in patologie o disturbi più o meno gravi.
Come per tutte le attività sportive è bene, prima di iniziare, sottoporsi ad una visita medico sportiva mirata a valutare lo stato di salute del nostro cuore, per evitare sforzi eccessivi o dannosi.
Una volta avuto il benestare del medico, si può iniziare a studiare un programma di allenamento progressivo e regolare.
Non bisogna strafare, soprattutto all’inizio. Andreste in palestra per la prima volta a sollevare un bilanciere da 100 kg? Pensate sempre al vostro cuore come un muscolo e comportatevi di conseguenza, abituatelo gradualmente agli sforzi, aumentando leggermente la fatica di volta in volta e non avrete sorprese.
Il Cardiofitness predilige un allenamento di tipo aerobico, come il nuoto, la camminata, la corsa leggera o la bicicletta, da praticare 3 o 4 volte a settimana per un tempo minimo di 15 minuti.
Consigliato soprattutto per i nuovi atleti l’utilizzo del cardiofrequenzimetro. Questo strumento vi guiderà nel vostro allenamento e vi aiuterà a regolarvi, soprattutto in condizioni particolari; quando ad esempio le temperature sono troppo alte o troppo basse, il cuore sforza di più anche se a voi sembrerà di allenarvi con la stessa intensità di sempre.
Otre all’allenamento vero e proprio esistono anche altre accortezze “salvavita”, dei piccoli gesti quotidiani che aiutano a mantenere il vostro cuore in buono stato.
Innanzitutto, quando è superfluo, evitate l’utilizzo dell’automobile e andate a piedi o in bicicletta, prediligete le scale all’ascensore, svolgete attività all’aperto, come per esempio il giardinaggio.
Ovviamente lo stile di vita influisce sulla salute del cuore, che ha quattro principali nemici: il fumo, l’alcool, il colesterolo e la rabbia.
Per i primi due è inutile spendere troppe parole: danneggiano tutto il nostro organismo e di conseguenza anche il cuore. Il colesterolo alto aumenta il rischio di patologie cardiache a volte anche molto gravi, dato che il suo eccesso diminuisce l’irrorazione sanguigna.
Per quanto riguarda la rabbia, essa è responsabile di un notevole aumento delle probabilità di avere problemi. Le emozioni forti in generale, se improvvise e inaspettate, fanno alzare la pressione e la frequenza cardiaca. Nelle popolazioni colpite spesso da catastrofi e disastri naturali, ad esempio, l’incidenza di arresti cardiaci o infarti è di gran lunga superiore rispetto a quella di altri paesi. Questa eventualità non è da sottovalutare poiché, soprattutto in soggetti già predisposti, può essere molto pericolosa e in rari casi anche letale.
Lo stress quotidiano è meno pericoloso di quanto si pensi, perché il nostro cuore a lungo andare ci si abitua. Meglio comunque non prenderlo sottogamba, visto che è il responsabile principale di tachicardia ed extrasistole.
La prevenzione e l’attenzione al nostro stile di vita ci possono aiutare a contrastare queste problematiche e a evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli e pericolose per la nostra salute.
In ogni caso prima di qualsiasi attività consultate il medico e periodicamente sopra i 40 anni fate dei controlli al cuore per testarne la sua “robustezza” in varie condizioni.