In questo articolo parliamo del poke, un piatto che sta andando molto di moda, soprattutto fra i giovani, e di quanto sia effettivamente salutare.
Riassunto Articolo
Che cos’è il poke?
Il Poke, detto anche Poke Bowl, in origine è un piatto della cucina hawaiana piuttosto povero composto da riso, verdure e pesce crudo tagliato a cubetti (poke in hawaiiano significa appunto “tagliare a pezzi”), il tutto servito in una ciotola (“bowl” appunto) senza condimenti.
Negli ultimi anni il Poke ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo in diversi ri-adattamenti, con spesso la possibilità di comporre a proprio piacimento la propria bowl. Vengono utilizzati come ingredienti secondari uova sode, avocado, frutta (fragole, mango, ananas), cipolle, funghi, pollo, formaggi, salse varie (come maionese, crema di avocado, salsa piccante, senape), etc. oltre alla possibilità di scelta della base (riso, riso venere, riso basmati e riso sushi). Vengono inoltre anche utilizzati diversi ingredienti della cucina giapponese come tofu, alghe, salsa di soia, salsa teriyaki, edamame e tobiko, rendendolo un piatto fusion.
Spesso le persone danno per scontato che, dati gli ingredienti freschi e genuini, il Poke sia un piatto salutare, concedendoselo svariate volte, ma è effettivamente così?
Valori nutrizionali del poke
Essendo un piatto variabile nella composizione degli ingredienti, le caratteristiche nutrizionali sono labili.
Innanzitutto, un ruolo primario lo giocano i condimenti, ricchi di sale e calorie, come per esempio la maionese e la salsa di soia, come anche la scelta di alcuni topping come l’avocado.
Il nutrizionista Michele Sculati ha analizzato due tipologie di poke differenti con porzione “regular”, mostrando i risultati in queste tabelle.
Si può notare come sia presente una quantità elevata di calorie (700kcal) in porzioni in cui non ci sono condimenti. Esistono però porzioni più moderate come quelle preconfezionate dei supermercati, come quelli DimmiDiSì, che si aggirano intorno alle 400kcal.
Tuttavia, bisogna dire che l’abbondante presenza di proteine rende il poke un alimento adatto per persone malnutrite o con fabbisogno aumentato di aminoacidi essenziali. Il riso poi, specialmente quello integrale, fornisce carboidrati complessi, fibre e vitamine del gruppo B. Questo tipo di pietanze lo consiglia a chi pratica attività fisica in maniera molto intensa.
Nel complesso quindi il poke non è un piatto del tutto sbagliato nella propria alimentazione, ciò dipende anche dal proprio stile di vita, come si accennava prima.
Alcuni consigli
Qui ti proponiamo alcuni consigli da seguire nella composizione, in modo da renderlo più bilanciato:
- privilegiare i cereali integrali, scegliendo come base il riso integrale
- scegliere come proteina pesce ricco di acidi grassi omega-3 come salmone e tonno
- aggiungere molta verdura
- unire una fonte di acidi grassi insaturi come la frutta secca o l’avocado
- evitare salse, formaggi e condimenti fritti