I carboidrati, noti anche come zuccheri, sono importantissimi per il nostro corpo, infatti con la loro demolizione si ricava l’energia necessaria al nostro organismo.
I carboidrati sono formati da atomi di carbonio, ossigeno e idrogeno e si suddividono in tre grandi gruppi:
- MONOSACCARIDI: sono gli zuccheri più semplici e possono assumere strutture lineari o cicliche. Essi sono prodotti dagli organismi autotrofi attraverso la fotosintesi mentre gli animali, compreso l’uomo, devono assumerli dalle piante. Vengono classificati in base al tipo di gruppo carbonilico e al numero di atomi di carbonio, che possono variare da 3 a 7.
I più conosciuti sono due zuccheri appartenenti agli esosi (sei atomi di carbonio) chiamati glucosio e fruttosio.
- DISACCARIDI: sono costituiti dall’unione di due monosaccaridi. I più comuni sono il maltosio (unione di due molecole di glucosio), il lattosio (unione di una molecola di glucosio più una di galattosio) e il saccarosio (unione di una molecola di glucosio con una di fruttosio).
- POLISACCARIDI: sono costituiti da più unità di monosaccaridi organizzate in catene ramificate e si suddividono, oltre al tipo monosaccaridi che li costituiscono, anche in base alla lunghezza e alla ramificazione della catena. Uno dei più importanti appartenenti a questo gruppo è il glicogeno, formato da più molecole di glucosio, che rappresenta la nostra riserva di zuccheri nell’organismo. Esso è molto abbondante nel fegato.
Parlando in altri termini, gli zuccheri possono essere suddivisi in due grandi gruppi, ovvero gli zuccheri semplici (monosaccaridi e oligosaccaridi) e complessi (polisaccaridi). Esistono poi dei carboidrati non assimilabili, cioè che il nostro organismo non riesce a digerire e quindi a ricavare energia da essi, che sono ad esempio la cellulosa e la pectina, i quali rappresentano però un’importante fonte di fibra alimentare.
Come sappiano, i carboidrati sono la più comune fonte di nutrimento dell’uomo e, anche se il nostro organismo potrebbe ottenere tutta l’energia necessaria da proteine e grassi, una dieta completamente priva di carboidrati potrebbe causare disturbi come la chetosi.
I carboidrati forniscono 3,75 kcal per grammo e La FAO raccomanda di ingerire il 60-75% dell’energia totale dai carboidrati, ma solo il 10% dagli zuccheri semplici.
Fonte: mangiarbenesentirsinforma.it