ESERCIZI PER LE SPALLE: LENTO DAVANTI O LENTO DIETRO?

Il lento con bilanciere è un esercizio fondamentale per lo sviluppo delle spalle in generale, anzi è l’esercizio principe e se fatto bene vi garantirà risultati notevoli.

Come ben sappiamo esistono due tipi di lento, quello avanti e quello dietro, ma quale dei due è il migliore? Quale dei due è più indicato?E soprattutto quale dei due ha il minor effetto degenerativo sui legamenti e tendinei delle nostre spalle? Vediamo di descrivere in poche parole i due tipi di esercizi e scopriamone insieme i benefici

ESERCIZIO PER LE SPALLE:LENTO DIETRO

L’esercizio si può eseguire sia in piedi che da seduti, per maggiore semplicità e sicurezza è consigliato eseguire questo esercizio in posizione seduta su panca.

Partendo quindi da seduti con schiena a 90° ben eretta ed appoggiata allo schienale si impugna il bilanciere (che in posizione di partenza deve essere appoggiato al trapezio) mantenendo le mani in presa con larghezza appena superiore a quella delle spalle; solleviamo il bilanciere verso l’alto cercando di mantenere una traiettoria il più lineare e dritta possibile ed arriviamo alla massima distensione delle braccia, manteniamo la posizione per due secondi e molto lentamente scendiamo e riportiamo il bilanciere alla posizione di partenza. Durante l’esercizio, per facilitare il movimento e non sovraccaricare eccessivamente la zona cervicale, portiamo il collo leggermente in avanti e le scapole in adduzione.

ESERCIZIO PER LE SPALLE: LENTO AVANTI

Il lento dietro si esegue sostanzialmente come il lento avanti; cambia la posizione di partenza, ovvero il bilanciere parte dalla parte alta del petto (subito sotto al collo), e cambia la traiettoria nel sollevamento ed abbassamento del bilanciere; infatti a differenza del lento dietro (la cui traiettoria è perfettamente retta e verticale) nel lento avanti il bilanciere deve seguire una linea a parabola, ovvero sale verticalmente davanti al mento per poi curvare all’indietro non appena superata la linea della testa per arrivare in posizione di massima distensione esattamente sopra la nuca con le braccia perfettamente verticali e perpendicolari al terreno.

ORA VEDIAMO LE DIFFERENZE:

A livello muscolare i due esercizi si differenziano dal fatto che il lento avanti stimola maggiormente le fasce anteriori e laterali della spalla (o deltoide), mentre nel lento dietro oltre a queste due zone viene coinvolta a anche la parte posteriore del deltoide.

Ma la vera differenza, ovvero quella che ci deve interessare di più è l’impatto che hanno gli esercizi a livello articolare; il lento dietro infatti coinvolge in modo molto più intenso l’articolazione della spalla, portandola a compiere un movimento di extra rotazione che a lungo a andare può essere molto deleterio per la nostra salute.

Per cui cerchiamo nel limite del possibile di ridurre il lento dietro, alternandolo con altri workout similare ma non stressino più di tanto l’articolazione.

Per esperienza vi posso dire che l’operazione al tendine della spalla non è per niente piacevole!

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