Non dobbiamo vergognarci, quasi la totalità delle donne in età fertile ( 80-95%) è colpita dalla cosiddetta “buccia di arancia”. E la cellulite non lascia scampo: che tu sia magra, soprappeso o obesa essa può comparire in qualsiasi momento.
Letteralmente significa “ infiammazione della cellula” ma, in realtà, il processo è molto più complesso, infatti il nome scientificamente utilizzato per definirla è Pannicolopatia Edemato Fibro Sclerotica (PEFS).
Inizia a riscontrarsi nelle donne fin dai 18 anni e con il passare del tempo si accentua. La localizzazione può essere differente ma le zone più colpite sono senza dubbio l’interno coscia, le gambe e l’addome, anche se può insorgere a livello delle braccia e nella parte posteriore del collo. In base alla distribuzione anatomica della massa grassa, ci sono donne più predisposte di altre: la donna ginoide, rispetto alla donna androide, è predisposta alla cellulite.
Riassunto Articolo
CAUSE DELLA CELLULITE
Le cause scatenati posso essere diverse ma tutte portano ad una iniziale lesione a livello del microcircolo vascolare e linfatico (lesione microvasculotissutale). Questo causa una compromissione della lipolisi (ovvero il sistema con cui le cellule adipose ricavano energia dai grassi), con conseguente aumento di volume delle cellule adipose che iniziano a trattenere sempre più liquidi. A questo punto si scatena un processo infiammatorio locale dovuto alla stasi del liquido tra le cellule che non è più drenato; la circolazione inizia a rallentare e le tossine ristagnano causando un ulteriore processo infiammatorio.
Da questo momento iniziano i problemi a catena: le fibre di collagene degenerano, le cellule adipose si rigonfiano e i capillari si alterano. Tutto questo porta ad un alterato e diminuito flusso di sangue arterioso ed un ristagno di quello venoso, compromettendo cosi anche la circolazione linfatica. Nei casi più avanzati anche le fibre nervose vengono coinvolte dal processo degenerativo causando dolore.
In parole più semplici la cellulite è causata da una alterazione del sistema micro-circolatorio ed da una ipertrofia delle cellule adiposo con conseguenti alterazioni degli scambi plasmatici.
GLI STADI DELLA CELLULITE
La PEFS può essere suddivisa in tre stadi, a seconda della loro gravità
- Stadio edematoso: è una fase iniziale in cui la cellulite si nota solo pizzicando la zona tra pollice ed indice. Prevale il ristagno di liquidi che causano gonfiori.
- Stadio fibroso: a questo punto vengono coinvolte anche le cellule adipose, che a causa della ritenzione idrica si allontanano fra di loro e aumentano di volume. Le funzioni cellulari iniziano ad essere compromesse e sia le fibre di collagene che quelle elastiche iniziano ad degenerare. E’ proprio in questa fase che compare il famoso aspetto a buccia d’arancia.
- Stadio sclerotico: è la fase più grave della cellulite. I noduli diventano di grandi dimensioni e il tessuto diventa duro. Può comparire dolore al tatto e la superficie presenta degli avvallamenti.
Diversi sono i fattori che influenzano il grado di espressione, alcuni genetici come la razza o la familiarità, altri dovuti alle cattive abitudini, come sedentarietà, alimentazione ricca di grassi e zuccheri, il fumo e l’alcol ma anche l’utilizzo di farmaci estro-progestinici (come la pillola anticoncezionale).